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LA NUTRIZIONE E FIBROMIALGIA
La fibromialgia è una patologia reumatica che si presenta con diversi sintomi dei quali
i più frequenti sono dolore diffuso, rigidità, affaticamento, astenia, disturbi
intestinali/urogenitali, disturbi del sistema nervoso centrale, neuro cognitivi e sonno
non riposante. La fibromialgia è sostenuta dall’infiammazione a livello intestinale e la
barriera qui presente diventa permeabile a sostanze responsabili dell’infiammazione
sistemica (generale) e dell’infiammazione del sistema nervoso centrale
OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
1. Ripristinare tutto l’ambiente intestinale perché dalla barriera intestinale
passano anche sostanze che sostengono l’infiammazione sistemica e del
cervello
2. Agire sull’infiammazione di basso grado. Questa è paragonabile ad una piccola
fiamma per esempio il glutine che alimenta la fiamma più grande
3. Aumentare i livelli di serotonina (carente in questa patologia), per ridurre la
percezione del dolore, insonnia e depressione
4. Ridurre i livelli dei neurotrasmettitori che danno una eccessiva neuro
eccitazione e che sostengono la dolorabilità diffusa come il glutammato
presente per esempio spesso nei prodotti alimentari confezionati.
Nel percorso nutrizionale è quindi fondamentale agire in primis sull’intestino e poi
sulle cause di sostenimento dell’infiammazione. Il percorso nutrizionale va
personalizzato i in base alla sintomatologia del paziente. La maggior parte dei pazienti
per esempio presenta SIBO cioè una sovraccrescita batterica, ma è possibile
riscontrare anche malattia da reflusso gastroesofageo, dispepsia (difficolta digestive),
intestino irritale. A livello nutrizionale ognuna di queste situazioni va trattata in modo
specifico. Da associare sempre alla dieta sono le sostanze che modulano dolore e
infiammazione come flavonoidi in frutta e verdura, curcuminoidi, radice di zenzero,
acidi grassi essenziale omega 3.
Dr.ssa Sonia Trebaldi
Esperta in Nutrizione e Nutraceutica
Esperta in Dietologia e Dietetica applicata
LA NUTRIZIONE E FIBROMIALGIA
La fibromialgia è una patologia reumatica che si presenta con diversi sintomi dei quali
i più frequenti sono dolore diffuso, rigidità, affaticamento, astenia, disturbi
intestinali/urogenitali, disturbi del sistema nervoso centrale, neuro cognitivi e sonno
non riposante. La fibromialgia è sostenuta dall’infiammazione a livello intestinale e la
barriera qui presente diventa permeabile a sostanze responsabili dell’infiammazione
sistemica (generale) e dell’infiammazione del sistema nervoso centrale
OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
1. Ripristinare tutto l’ambiente intestinale perché dalla barriera intestinale
passano anche sostanze che sostengono l’infiammazione sistemica e del
cervello
2. Agire sull’infiammazione di basso grado. Questa è paragonabile ad una piccola
fiamma per esempio il glutine che alimenta la fiamma più grande
3. Aumentare i livelli di serotonina (carente in questa patologia), per ridurre la
percezione del dolore, insonnia e depressione
4. Ridurre i livelli dei neurotrasmettitori che danno una eccessiva neuro
eccitazione e che sostengono la dolorabilità diffusa come il glutammato
presente per esempio spesso nei prodotti alimentari confezionati.
Nel percorso nutrizionale è quindi fondamentale agire in primis sull’intestino e poi
sulle cause di sostenimento dell’infiammazione. Il percorso nutrizionale va
personalizzato i in base alla sintomatologia del paziente. La maggior parte dei pazienti
per esempio presenta SIBO cioè una sovraccrescita batterica, ma è possibile
riscontrare anche malattia da reflusso gastroesofageo, dispepsia (difficolta digestive),
intestino irritale. A livello nutrizionale ognuna di queste situazioni va trattata in modo
specifico. Da associare sempre alla dieta sono le sostanze che modulano dolore e
infiammazione come flavonoidi in frutta e verdura, curcuminoidi, radice di zenzero,
acidi grassi essenziale omega 3.
Dr.ssa Sonia Trebaldi
Esperta in Nutrizione e Nutraceutica
Esperta in Dietologia e Dietetica applicata