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2020
GASTRO PROTETTORI
SONIA COMMENTA
CARENZE NUTRIZIONALI DA GASTRO PROTETTORI,
GASTROPROTETTORE, INIBITORI DI POMPA PROTONICA,
PPI, PROTETTORE DELLO STOMACO
Li chiamano protettori dello stomaco, ma dietro c’è un modo da scoprire e da tenere in considerazione. Vanno prescritti al reale bisogno perché usati per lunghissimi periodi di tempo come spesso accade in quanto raramente de prescritti, portano a delle conseguenze non di poco rilievo. Vediamo innanzitutto cosa ci dice l’AIFA, l’agenzia del farmaco

Nota 1:
Come indicato dall’AIFA gli inibitori di pompa protonica vanno prescritti:
in presenza di terapia cronica con FANS
in presenza di terapia anticoagulante ASA a basse dosi
solo se presenti condizioni di rischio:
Nota 48:
Utilizzo di PPI per 4-6 settimane in caso di:
Il nutrizionista di fronte a una persona che fa terapia con inibitori di pompa protonica soprattutto se in atto da qualche anno, deve accertarsi che non ci siano queste carenze nutrizionali:
CONCLUSIONI
E’ importante prescrivere questi farmaci preziosi se usati correttamente, al dosaggio più basso e per il periodo di tempo più breve possibile. Occorre rivalutare la terapia e de prescrivere se non ce n’è più bisogno
Fortemente raccomandata anche la rivalutazione periodica dei pazienti che li assumono cronicamente, per cogliere eventuali stati carenziali o effetti indesiderati da trattamento prolungato con PPI.
2020
GASTRO PROTETTORI
SONIA COMMENTA
CARENZE NUTRIZIONALI DA GASTRO PROTETTORI,
GASTROPROTETTORE, INIBITORI DI POMPA PROTONICA,
PPI, PROTETTORE DELLO STOMACO
Li chiamano protettori dello stomaco, ma dietro c’è un modo da scoprire e da tenere in considerazione. Vanno prescritti al reale bisogno perché usati per lunghissimi periodi di tempo come spesso accade in quanto raramente de prescritti, portano a delle conseguenze non di poco rilievo. Vediamo innanzitutto cosa ci dice l’AIFA, l’agenzia del farmaco

Nota 1:
Come indicato dall’AIFA gli inibitori di pompa protonica vanno prescritti:
in presenza di terapia cronica con FANS
in presenza di terapia anticoagulante ASA a basse dosi
solo se presenti condizioni di rischio:
- storie pregresse di emorragie digestive o ulcera peptica non guarita con terapia eradicante
- concomitante terapia con anticoagulanti e cortisonici
- età avanzata
Nota 48:
Utilizzo di PPI per 4-6 settimane in caso di:
- ulcera peptica sia in presenza che in assenza di Helicobacter Pylori
- Malattia da reflusso gastro esofageo con o senza Helicobacter Pylori
- malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite
- ulcera peptica ed MRGE recidivanti con o senza H. Pylori
- malattia da reflusso gastroesofageo recidivante con o senza esofagite
- sindrome di Zollinger-Ellison
- Il termine “gastroprotettori” induce la persona a credere che sia un farmaco pressochè innocuo, tant’è che spesso sono usati nella dispepsia, cioè quando si hanno dei fenomeni di mal digestione. Questo utilizzo non è corretto
- se una persona assume la cardioaspirna che contiene 100 mg di acido acetil salicilico (ASA) perché ha una manifestazione aterosclerotica e non ha le condizioni sopra elencate dall’AIFA che ne giustifichino l’utilizzo, il PPI non andrebbe prescritto. Rimane comunque la discrezionalità del medico o del cardiologo, ovviamente.
- Trovando un ambiente con una alterazione del ph (acidità) c’è il rischio che i batteri dal colon proliferino salendo al tenue provocando gonfiori e fermentazioni intestinali. Inoltre vi è aumentato rischio per traslocazione batterica di infezioni intestinali da Salmonella e Campylobacter importante causa di morbilità e di mortalità.
- rischio aumentato di fratture per diminuzione della disponibilita di calcio e per aumento dell’ormone paratiroideo, ormone che rilascia dalle ossa calcio allo scopo di alzare al calcemia
- aumentata incidenza di Alzheimer per l’aumento di produzione di proteina beta amiloide
Il nutrizionista di fronte a una persona che fa terapia con inibitori di pompa protonica soprattutto se in atto da qualche anno, deve accertarsi che non ci siano queste carenze nutrizionali:
- viamina B12
- ACIDO FOLICO
- FERRO
- MAGNESIO
CONCLUSIONI
E’ importante prescrivere questi farmaci preziosi se usati correttamente, al dosaggio più basso e per il periodo di tempo più breve possibile. Occorre rivalutare la terapia e de prescrivere se non ce n’è più bisogno
Fortemente raccomandata anche la rivalutazione periodica dei pazienti che li assumono cronicamente, per cogliere eventuali stati carenziali o effetti indesiderati da trattamento prolungato con PPI.